L’addome è una delle zone del corpo, insieme ai fianchi, alle cosce e ai glutei per le donne, in cui tendiamo ad accumulare la maggiore quantità di grasso.
La “pancia” si forma nel corso degli anni sia per cause di origine genetica, come la predisposizione ad un metabolismo lento e all’accumulo di adipe, sia per cause individuali dovute per esempio ad uno stile di vita sedentario, ad un’alimentazione ricca di grassi e carboidrati e ad abitudini dannose, come il fumo.
Avere del grasso in eccesso sull’addome è un problema che accomuna uomini e donne e molto spesso è causa di disagio, imbarazzo e anche difficoltà funzionali.
Fermo restando che per eliminare il grasso in eccesso nella zona addominale è necessario ricorrere ad una dieta che permetta di raggiungere il peso forma e fare un regolare esercizio fisico, c’è una porzione del grasso e del tessuto adiposo in eccesso che non può essere eliminata soltanto con questi accorgimenti.
In tutti questi casi, per ritrovare un addome piatto e tonico è possibile ricorrere all’addominoplastica, anche in versione mini. Scopriamo insieme come si svolge l’intervento e in quali casi è indicato.
La maggior parte dei pazienti che desidera effettuare un intervento di addominoplastica è reduce da un dimagrimento importante, anche post gravidanza, e presenta un eccesso di pelle nella zona addominale associato ad rilassamento dei tessuti dell’addome.
Alcuni pazienti presentano anche la diastasi dei muscoli retti dell’addome, una patologia caratterizzata dall’allontanamento dei muscoli addominali dovuto proprio ad un precedente aumento di peso o alla gravidanza.
In entrambi i casi l’addominoplastica permette di risolvere il problema attraverso la rimozione del grasso e della pelle in eccesso, il tensionamento della parete addominale allo scopo di appiattirla e, eventualmente, il riposizionamento dell’ombelico nella sua sede anatomica (ombelicoplastica). Nei casi meno gravi l’intervento di addominoplastica classico può essere sostituito da una mini-addominoplastica.
La mini-addominoplastica è indicata per quei pazienti che presentano un eccesso di pelle e grasso nella parte bassa dell’addome ma conservano invece una buona tonicità e aderenza dei tessuti nella parte superiore.
La mini-addominoplastica, così come l’addominoplastica tradizionale, può essere associata anche ad un intervento di liposcultura dell’addome che consente di rimodellare ulteriormente la silhouette, restituendo alla silhouette un aspetto ancor più tonico e asciutto.
La mini-addominoplastica non prevede mai l’ombelicoplastica, perché l’entità dell’intervento è minore quindi il riposizionamento dell’ombelico non è necessario.
L’intervento si effettua in day surgery, senza ricovero notturno e dura circa 2 ore: l’unica incisione effettuata sarà nella parte alta del pube, con lo scopo di tirare la pelle verso il basso eliminando eventuali eccessi di cute e grasso. Infine, i punti di sutura, applicati anche a livello dei muscoli addominali, serviranno a restituire tonicità alla zona.
La cicatrice residua sarà più piccola rispetto a quella dell’addominoplastica tradizionale e facile da nascondere sotto gli slip o il costume da bagno.
Il post-operatorio non prevede particolari accortezze se non nei primi 2 giorni, quando il paziente dovrà portare dei drenaggi.
Non bisogna rimuovere i punti perché sono riassorbibili.
Il recupero completo avviene di solito entro le due settimane dall’intervento, mentre la pienezza del risultato è apprezzabile dopo circa un mese, quando i tessuti cutanei avranno aderito perfettamente ai muscoli sottostanti e l’addome avrà riacquisito tonicità.
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