Consigli per il trattamento delle cicatrici post-operatorie
Dopo un intervento di chirurgia plastica è normale la presenza di cicatrici post operazione, ma se trattate e curate nel modo corretto risultano invisibili con il passare del tempo. In questo articolo ti elenchiamo tutti gli accorgimenti utili per curare le cicatrici in modo corretto.
Cicatrici post operazione: cosa sono e come si classificano
Qualsiasi intervento chirurgico lascia delle cicatrici sulla pelle, anche una semplice ferita superficiale può comportare la comparsa di segni antiestetici.
In molti casi la fase di guarigione dipende dalla genetica, come per le cicatrici cheloidi, ma seguire dei trattamenti di cura giusti aiuta a rendere le cicatrici invisibili.
I punti di sutura sono fondamentali nella ricostruzione della pelle ferita e permettono di unire i margini della lesione per creare una sottile cicatrice.
Nei primi giorni intorno alla zona della ferita si può presentare un arrossamento diffuso, ma con il passare del tempo la zona infiammata dovrebbe diminuire fino a tornare al colore naturale della pelle.
Esistono tre fasi fondamentali che una ferita attraversa nel suo processo di guarigione:
- LA PRIMA FASE INFIAMMATORIA della durata di circa 5 giorni;
- LA SECONDA FASE PROLIFERATIVA in cui si avviano i processi di riparazione e di rigenerazione che dura dalle 3 alle 4 settimane;
- LA TERZA FASE DI MATURAZIONE in cui la ferita si chiude ed inizia il processo di cicatrizzazione, che può durare fino a 2 anni.
La cicatrice si presenta in tre modi piana, depressa e rilevata, e in base all’evoluzione viene classificata in:
- CICATRICE MATURA: è una cicatrice piatta, chiara, stabile, definita e si forma dopo un anno dall’intervento;
- CICATRICE IMMATURA: si forma tra i 6 ed i 12 mesi post-operatori ed è di colore rosso, è dolente, rialzata e pruriginosa ed è il momento in cui è possibile fare dei trattamenti per migliorarla;
- CICATRICE NORMALE: quando è liscia ed il colore è più chiaro del tessuto circostante;
- CICATRICE ATROFICA: quando il processo di guarigione è problematico e presenta margini distanziati e parti riaperte;
- CICATRICE IPERTROFICA: quando c’è la presenza di un eccesso di tessuto fibroso che provoca dolore. È di colore rosso, dolente, rilevata e pruriginosa e si mantiene nei limiti dell’incisione originaria;
- CICATRICE CHELOIDE: quando avviene una sovrapproduzione di collagene ed è estesa maggiormente rispetto alla ferita. È una cicatrice pruriginosa, rilevata, che esce dai confini della ferita e necessita l’intervento del chirurgo plastico.
Dopo la rimozione dei punti di sutura devono essere seguite in modo scrupoloso le regole ed i consigli forniti dal chirurgo per la cura delle ferite, in modo da evitare la formazione di cicatrici patologiche. Ecco alcuni suggerimenti utili:
- APPLICAZIONE DI FOGLI-CEROTTI DI SILICONE: di diversi formati da ritagliare per adattare perfettamente per tutta la lunghezza della ferita ogni sera, per almeno 6 mesi;
- UTILIZZARE UNA PROTEZIONE SOLARE CON SPF50+ tutti i giorni per almeno 6 mesi, in modo da proteggere la ferita dai raggi UV, sia nelle giornate di sole sia in quelle nuvolose, da applicare più volte al giorno per prevenire la pigmentazione della cicatrice;
- MASSAGGIARE LA CICATRICE 2-3 volte al giorno per alcuni mesi con una crema idratante, con movimenti energici nel verso della cicatrice in modo che la cute diventi bianca. Il massaggio serve a rendere più morbida la cicatrice, come se si eseguisse un linfodrenaggio.
Oltre alle pratiche corrette da seguire, è importante anche conoscere ciò che bisogna evitare:
- Esporre la zona con la ferita al sole;
- Gli ambienti ad alto rischio di contaminazione batterica, come le piscine o i centri benessere, rispettando le tempistiche consigliate dal chirurgo;
- Di toccare con le dita la cicatrice.
Se le cicatrici guariscono in modo anomalo bisogna contattare subito il chirurgo plastico, in modo da procedere con trattamenti specifici per migliorare l’estetica e la funzione della cicatrice.
Durante il processo di guarigione, è importante considerare che i tessuti subiranno spesso notevoli cambiamenti di aspetto. Nel corso primi tre mesi dopo l’intervento infatti, i tessuti potrebbero risultare gonfi, tuttavia entro un anno, prenderanno il loro aspetto definitivo.
Cicatrici post operazione: come trattarle
La formazione delle cicatrici dipende dalle capacità riparative di ogni persona, infatti è possibile vedere delle cicatrici antiestetiche con problematiche funzionali.
Prima di tutto, uno dei fattori che contribuisce alla cicatrizzazione patologica è senza dubbio la variazione nel processo di guarigione, che caratterizza ogni individuo che può essere ottima come molto difficoltosa. Nella maggior parte dei casi la situazione è intermedia con la guarigione ottimale della ferita.
Tuttavia, quando si verifica un danno alla pelle, a prescindere da fattori di disturbo come infezioni o grandi lacerazioni dei tessuti, l’evoluzione della cicatrice dipende da fattori individuali. Nonostante una tecnica chirurgica adeguata, la guarigione delle cicatrici può essere molto differente da persona a persona.
Inoltre, la qualità di una cicatrice è influenzata dalla zona del corpo in cui si sviluppa.
Esistono parti del corpo in cui le cicatrici antiestetiche sono inevitabili, nonostante l’impiego di tecniche chirurgiche avanzate. Queste aree includono:
- La regione della linea mediana del torace fino all’ombelico;
- La regione laterale del braccio, nota come regione deltoidea.
Inoltre, la gravità della lesione dipende dal fatto che derivi o meno da un trauma significativo, e se i tessuti circostanti sono stati danneggiati.
Per esempio, se si causa una lesione con un coltello, la ferita si limita solo al punto del taglio ed è considerata una lesione circoscritta, mentre se la lesione è causata da una martellata, i tessuti circostanti verranno danneggiati e la lesione sarà più estesa. In tal caso, la cicatrizzazione sarà irregolare. Si può quindi affermare che, maggiore è la regolarità della ferita, migliore sarà la cicatrice.
A causa delle loro peculiarità, le cicatrici possono causare danni esclusivamente estetici, soprattutto se si trovano in parti del corpo esposte, come il viso o le gambe. Queste parti del corpo, soprattutto durante l’estate quando si indossano abiti più leggeri, sono maggiormente evidenti.
Quando il paziente richiede di migliorare la cicatrice, il chirurgo plastico deve indagare su alcuni aspetti per comprendere meglio la richiesta, come:
- Verificare se ci sono delle cicatrici antiestetiche pregresse;
- Chiedere se il paziente ha una tendenza a cicatrizzare male data dalla sua ereditarietà familiare;
- Capire se c’è una tendenza alla cicatrizzazione che dà origine ai cheloidi, che sono delle lesioni cicatriziali anomale di grandi dimensioni e di colore scuro o rossastro;
Ogni cicatrice può comportare un disturbo sia estetico, sia estetico-funzionale ovvero che provocano dolore e limitazioni al movimento come per la regione del collo, nelle pieghe del gomito e del ginocchio e nella zona della mano e del piede impedendo l’utilizzo di alcune calzature.
Con lo sviluppo delle nuove tecniche ed i nuovi strumenti per la chirurgia, oggi è garantita una maggiore sicurezza e minore invalidità di ogni intervento.
Il trattamento delle cicatrici chirurgiche è un argomento molto studiato in medicina perché le cicatrici possono provocare dei disturbi invalidanti a seconda della loro grandezza e della zona interessata.
Un intervento chirurgico implica sempre una penetrazione del corpo superando lo strato della pelle, che ha la funzione di proteggere gli organi.
La pelle si presenta come uno scudo a tre strati l’epidermide, il derma e l’ipoderma, la quale si ripara naturalmente quando esposta a fattori esterni. Dopo un intervento, si attiva in modo automatico un processo di guarigione a più fasi per la rigenerazione dei tessuti.
Essere disciplinati è la regola fondamentale per far guarire bene e velocemente la cicatrice post-operatoria, seguendo i consigli del chirurgo come la corretta pulizia e la medicazione della ferita.
È evidenziato che effettuare dei massaggi sulla cicatrice risulta molto efficace. Prima di iniziare a massaggiare la cicatrice, però è importante verificare il suo livello di maturazione premendo delicatamente un dito sulla cicatrice ed osservando quanto tempo impiega la pelle a riprendere il suo colore naturale:
- SE IMPIEGA MENO DI 1 SECONDO la cicatrice non è ancora matura, solitamente fino ad un mese dopo la chiusura della ferita;
- SE CI IMPIEGA TRA 1 E 2 SECONDI la cicatrice è in fase di maturazione;
- SE CI IMPIEGA 3 SECONDI o più la cicatrice è matura, solitamente dopo i 3 mesi.
Molto importante da sottolineare che un massaggio troppo intenso può peggiorare l’aspetto della cicatrice e ritardare la guarigione, e una cicatrice ancora infiammata non va mai massaggiata.
Ulteriori consigli utili per curare e migliorare l’aspetto della cicatrice sono:
- Proteggere la cicatrice dal sole con una fascia, un indumento di cotone e la crema solare con SPF50+, soprattutto nella zone del viso;
- Evitare qualsiasi indumento che sfreghi la cicatrice irritandola, come per le zone interessate dopo il parto cesareo o l’intervento al seno;
- Non avere fretta di curare e far sparire subito la cicatrice perché il processo è lento ma con le giuste indicazioni il risultato è ottimale;
- Per favorire la guarigione è importante seguire una dieta equilibrata che sia ricca di vitamina C, proteine e ferro;
- Evitare di ostacolare il processo di guarigione con l’assunzione di alcol e tabacco.
Dopo l’intervento chirurgico, il medico di solito consiglia l‘uso di creme antibiotiche per prevenire l’infezione. Una volta superata questa fase, che dura dai cinque ai sette giorni, è possibile utilizzare creme specifiche per accelerare il processo di guarigione e prevenire la formazione di cicatrici evidenti.
Se la cicatrice post-operatoria è particolarmente estesa o localizzata su parti delicate del corpo, è consigliabile consultare il medico prima di procedere con la cura.
Tuttavia, per trattare le cicatrici post-operatorie, è importante utilizzare prodotti specifici che aiutino la rigenerazione della pelle.
Detergenti e creme idratanti dovrebbero essere formulati con ingredienti lenitivi e riparatori, come pantenolo o burro di karité, e ideali per pelli sensibili.
Per effettuare un trattamento efficace per le cicatrici post-operatorie, è essenziale non trascurare l’applicazione di una protezione solare. Le cicatrici devono essere protette dai raggi UV, poiché l’esposizione al sole potrebbe aggravare la situazione.
Inoltre, le tracce lasciate dall’intervento chirurgico possono causare iperpigmentazione e la formazione di macchie scure difficili da rimuovere. Per questo motivo durante il primo anno, la cicatrice dovrebbe essere sempre protetta con una crema solare ad ampio spettro con SPF 50+.
Cicatrici post operazione: i trattamenti chirurgici
Se la cicatrice guarisce in modo naturale con dimensioni ridotte e si presenta quasi invisibile non è un problema, invece se presenta delle alterazioni sarà necessario un trattamento chirurgico per migliorare l’aspetto estetico e funzionale.
Dopo l’intervento per evitare le infezioni il chirurgo utilizza una specifica soluzione disinfettante, e consiglia al paziente di applicare delle creme antibiotiche direttamente sulla ferita.
A seguito della fase preventiva contro le infezioni per almeno la prima settimana post-intervento, vanno applicate delle creme per la cicatrizzazione che prevengono la formazione di segni evidenti.
Oggi esistono nuove tecniche curative che migliorano la condizione delle cicatrici ed aiutano il processo di guarigione, come la terapia a vibrazione locale che agendo direttamente sulla cicatrice riesce a:
- Aumentare la microcircolazione sanguigna e linfatica;
- Migliorare la sensibilità e l’elasticità dei tessuti;
- Stimolare l’organismo per i processi di riparazione.
Con la terapia delle vibrazioni viene migliorata l’elasticità del tessuto e vengono ridotti i disturbi ottenendo un risultato estetico ottimo, con la rimozione del tessuto cicatriziale in eccesso.
Esistono delle tecniche chirurgiche specifiche per correggere le cicatrici, quali:
- LA SUTURA INTRADERMICA: se l’incisione della cicatrice è longitudinale è possibile, sotto anestesia locale, unire due lembi di pelle sana utilizzando una sutura intradermica. Questa tecnica prevede l’assenza di punti sulla pelle, il che si traduce in una cicatrice meno visibile e con minori rischi di recidiva;
- L’ESPANSIONE CUTANEA: se la cicatrice ha una forma rotonda in determinati distretti corporei è necessario ricorrere a delle metodiche più invasive come l’utilizzo di protesi espandibili temporanee, inserendo un palloncino sotto la pelle sana che si gonfia in due mesi, in modo da distendere la pelle vicino alla lesione così da correggere la cicatrice con la pelle rigenerata con risultati eccellenti;
- IL LASER: è una soluzione impiegata per alcuni tipi di cicatrice, ed è possibile combinarla alle altre tecniche di chirurgia.
È errato pensare che l’unica soluzione per curare la cicatrice sia quella chirurgica, perché la cura post-operatoria è sempre la soluzione migliore per prevenire difetti estetici e funzionali della cicatrice. Quindi bisogna:
- MASSAGGIARE LA FERITA con pomate per mantenerla morbida;
- UTILIZZARE I SILICONI IN GEL per mantenere la cicatrice idratata e prevenire la disidratazione;
- FARE PRESSOTERAPIA CON TUTORI ELASTICI, quando è possibile, per mantenere compressa la cicatrice e ridurre l’eccessiva formazione di tessuto cicatriziale.
Una volta che la cicatrice è stata corretta, si stabilizza nel corso dei mesi, ma deve essere protetta dai raggi del sole con l’uso di creme solari ad alta protezione.
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