Mentoplastica
La mentoplastica è la procedura chirurgica indicata per il miglioramento delle dimensioni e della forma del mento, al fine di donare al volto un aspetto più armonioso, soprattutto di profilo. Oltre alla rimozione e al rimodellamento delle ossa del mento (mentoplastica riduttiva), è possibile l’inserimento di protesi (mentoplastica additiva) per un risultato permanente e duraturo nel tempo.
A questo tipo di intervento è, a volte, associata una rinoplastica (chirurgia estetica del naso) per un profilo nel complesso più aggraziato e proporzionato.
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Il candidato ideale
Il paziente che decide di sottoporsi a questo tipo di intervento presenta un mento sfuggente, particolarmente pronunciato o dalle caratteristiche poco graziose, come nel caso della fossetta in mezzo al mento) e ne vorrebbe migliorare l’aspetto poiché rappresenta una delle zone del viso più determinanti per definire la dolcezza di un volto femminile o la virilità di uno maschile.
Chi vorrà sottoporsi a questo intervento dovrà essere relativamente in buona salute: si sconsiglia a persone soggette a problemi coronarici o di coagulazione e diabetici.
Il pre operatorio, la procedura chirurgica e il post operatorio
Il paziente, oltre ad effettuare i controlli richiesti, dovrà rispettare le tradizionali indicazioni pre-operatorie assegnate come l’astensione da nicotina e aspirina.
La procedura si effettua in day surgery: non è previsto, dunque, un ricovero preparatorio o successivo all’operazione.
Il caso più comune di mentoplastica è quello additivo. Si tratta cioè di riportare a modello questa zona del viso attraverso l’inserimento di un’apposita protesi alloplastica (si fa una differenza tra quella maschile e femminile).
Il chirurgo potrà adottare due approcci differenti:
- SUBMENTALE: tecnica in cui viene effettuata un’incisione all’esterno, più precisamente circa 5 mm sotto la piega naturale nel sottomento. La cicatrice sottile e lineare sarà poco visibile grazie al suo posizionamento.
- INTRAORALE: tecnica in cui l’incisione viene effettuata circa 5 mm sotto l’inserzione gengivale.
La mentoplastica riduttiva, al contrario, non prevede l’aggiunta di protesi, poiché interesserà principalmente le ossa del mento che verranno trattate per via intra orale poiché, solo in rari casi, si adotta l’incisione esterna sotto il mento.
In entrambe le circostanze, il tipo di anestesia prescelto è quello locale, ma all’occorrenza si potrà optare pure per una soluzione generale.
A questo intervento e nei casi di doppio mento è facilmente abbinabile una mini liposuzione.
Il paziente presenterà, all’occasione, dei lividi o un leggero gonfiore nella zona trattata, con dei punti da eliminare una settimana dopo in seduta di controllo. Una volta rimosse le suture, il paziente potrà tornare alla vita quotidiana, ma si suggerisce sempre di attendere almeno 20 giorni in caso di attività sportiva.
Si raccomanda sempre di seguire alla lettera le indicazioni del medico al fine di una guarigione più rapida e ottimale.
Possibili rischi e complicanze
Come in ogni procedura chirurgica, è possibile essere soggetti a delle complicanze. Si potrebbe presentare un’infezione, anche se preventivamente il chirurgo prescriverà una terapia antibiotica, o una leggera e temporanea perdita della sensibilità dei denti o del labbro inferiore. In caso di mentoplastica additiva, la protesi potrà essere soggetta a spostamento, asimmetria o contrattura capsulare e, per porvi rimedio, sarà necessario un secondo intervento chirurgico.
- A chi si rivolge: uomini e donne a partire dai 18 anni
- Durata intervento: da 1 a 2 ore
- Anestesia richiesta: locale
- Effetti: permanenti
- Tempi di recupero: 1 settimana
- Pienezza del risultato: 20 giorni
- Dove: Firenze, Roma, Trento, Torino, Verona, Reggio Emilia, Milano.
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